Tony Susan by Austin Wright

autore:Austin Wright [Wright, Austin]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Narrativa
ISBN: EPUB9788845970290-39753
editore: Adelphi
pubblicato: 2012-04-01T13:53:23+00:00

Tony Hastings attraversò la strada e prese una camera al motel. Quando tornò al posto di polizia, Andes gli disse: «Immagino che voglia un confronto come quello dell’altra volta».

«Credevo che mi avesse chiamato per questo».

«Potrei portarla direttamente a vedere il sospettato, così magari mi dice chi cazzo è. Ma scommetto che preferisce tutti belli in fila, eh?».

«Come dice lei».

«Vada a prendersi un caffè. Se dobbiamo fare così ho bisogno di radunare un po’ di gente».

C’era qualcosa di non totalmente serio nel confronto multiplo, quando finalmente ci arrivarono. Si svolse nell’ufficio con le scrivanie. Fecero sedere Tony dietro uno dei tavoli. Poi da una porta laterale entrarono sei persone che si disposero in fila una accanto all’altra davanti al banco. La prima era una donna vestita di marrone che fino a pochi minuti prima era stata seduta dietro la scrivania dove adesso stava Tony. La donna ridacchiava. La seconda persona era un poliziotto in uniforme, che cercava di trattenersi. Aveva un’aria familiare e Tony si domandò se non stessero cercando di ingannarlo travestendo il sospettato. Più tardi si rese conto che era George, l’agente che lo aveva riportato al motel quel giorno, dopo il delitto nei boschi. La terza e la quarta persona erano ammanettate l’una all’altra. Uno era un uomo di corporatura pesante con i capelli biondastri, vestito come un meccanico, l’altro era un vecchio con una camicia sporca e il colletto aperto. Anche la quinta e la sesta persona erano ammanettate. Erano due uomini, entrambi barbuti e con indosso una camicia scozzese. Uno aveva la barba marrone incolta, l’aria disinvolta e intelligente. L’altro aveva la barba nera tagliata male; il suo sguardo confuso vagava per la stanza, e Tony osservò con stupore la faccia sconosciuta che si trasformava, fondendosi come le immagini convergenti di un binocolo in una faccia che conosceva.

Lo riconobbe dagli occhi che di notte lo avevano guardato in maniera differente, e dalla bocca circondata dalla barba, anche quella diversa da allora. Studiò l’uomo che si guardava attorno con l’aria di non sapere perché era lì, e che ancora non aveva notato Tony dietro la scrivania; poi i suoi occhi gli passarono sopra ma senza un barlume di riconoscimento, e senza che l’uomo si accorgesse dell’intensità con cui Tony lo fissava cercando di raggiungere la certezza. Tony lo valutava rispetto ai boschi e all’auto, sovrapponendolo al ricordo che aveva immagazzinato; lo vide vicino alla ruota con Ray e Turk, e accanto a sé sulla Buick quando aveva cercato di rallentare vedendo la roulotte, e poi nei boschi, le parole esatte che aveva pronunciato: Fuori! Finirai ammazzato se non stai attento!

Dopo un po’ il barbuto si accorse che Tony lo fissava ma ancora non lo riconobbe. Aveva un’espressione sconcertata. Ma Tony lo aveva riconosciuto. E non sapendo se ciò lo rendesse felice, spaventato all’idea di dove quella felicità avrebbe potuto condurlo, sussurrò a Bobby Andes: «Sì».

Andes, ad alta voce: «Sì, cosa? Riconosce qualcuno?».

«Sì, quello con la barba».

«Quale? Qui la barba la hanno in due».

«L’ultimo».

«L’uomo con la barba in fondo alla fila? Quello con la camicia scozzese rossa e i blue jeans? Lo ha già visto?».

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